Riassunto di quanto accadde nel solario 1256
Passarono i mesi, Solario fece il suo ingresso. Mentre durante la Festa delle Messi di Neenuvar antiche rovine intrise della potente magia degli elfi carpivano la vita di un coraggioso quanto incauto guerriero del clan di
Altabrina, una nuova disgrazia si preparava a
Corona del Re.
Nel remoto forte di
Vento, posto a guardia dei
monti Celebei e del bosco di caccia del Re, moriva sul finire del mese il prode Cavaliere
Ferruccio dell’Olmo, signore della cittadella.
La morte del valoroso scosse profondamente la Corona di cui era amato servo, tanto da spingere la Somma Tetrarca ad unirsi al Vescovo Innocenzo
Vermigliani per la cerimonia funebre del Cavaliere. Ma Ferruccio dell’Olmo non cadde battendosi contro il
Re dei Goblin o i bracconieri del
Bosco Cervo guidati dal famigerato
Strazzabosco, nemici di sempre, bensì colpito in imboscata dai suoi stessi guardiacaccia, traditori mossi dal denaro e dalle macchinazioni del Cavaliere Claudio Tessori. Il giovane Cavaliere era noto per essere un protetto di Innocenzo Vermigliani, ma gli uomini della Corona dimostrarono la sua colpevolezza nell’assassinio del Signore di Vento ed egli venne infine giustiziato a
Dimora.
Quel triste giorno anche il sangue venale imbrattò il Bosco Cervo, e non era dorato come alcuni dicono. A massacrare buona parte della delegazione di Sua Altezza Basilio X furono gli uomini di Castelbruma, guidati dalla nobile Ramia Alanera e dal Cavaliere Guglielmo Rocciascura e mossi da oscure ragioni. Non mancò infine una nuova apparizione di quelle creature scheletriche e spettrali che presto avrebbero messo in ginocchio le Terre Spezzate. All’insaputa di tutti un terribile male stava prendendo forma. Dalle rovine del Borgo Silente i non-morti salirono lungo il Bosco Cervo senza incontrare resistenza, tanto che apparve credibile la voce secondo cui gli uomini migliori di ogni Principato delle Terre Spezzate fuggirono atterriti di fronti alla nera minaccia.
Il mese di Solario volgeva al termine, il Forte di Vento era assediato e senza guida mentre la riserva di caccia del Re veniva infestata da
scheletri e
spettri senza nome.
Ritratti e disegni: 1 - 2 - 1 - 2
Novità e Dicerie
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